Descrizione
Una vera tradizione laziale
L’abbinamento classico è quello con il pecorino romano DOP, un connubio felice che rallegra scampagnate e le gite fuori porta ma anche i pranzi consumati in casa. Il 1° maggio nei prati e nelle fraschette intorno a Roma si fanno colossali mangiate di fave e pecorino.
Ingredienti cantati perfino in un sonetto
Due ingredienti tipici amati da tutti e celebrati anche da un grande attore, regista e poeta romano come Aldo Fabrizi che ha dedicato un sonetto proprio alle fave e al pecorino:
Secondo Apicio Gaio, er grande Sceffe
de Roma antica, ne le notti brave de Nerone e Poppea, tra schiavi e schiave,
le fave se gustaveno a bizzeffe.
Antro che orgie e “Cene delle beffe”
se salutava alla romana”Fave!”
ma poi parse più fino a disse “Ave!”
così ar saluto ce tajarono l’effe.
Da secoli la fava quanno è fresca
s’aggusta soprattutto assieme ar cacio
e tantoppiù si è quella romanesca.
Ma apparte la notizia letteraria
su ‘sto legume de ricette ar bacio
ce stà ‘na fantasia de culinaria
elementi | per 100 g |
---|---|
Energia | 917 kJ 218 kcal |
grassi totali | 5,80 g |
di cui acidi grassi saturi | 2,80 g |
carboidrati | 30,00 g |
di cui zuccheri | 1,70 g |
fibre | 3,20 g |
proteine | 9,80 g |
sale | 0,23 g |
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